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venerdì 23 dicembre 2011

E’ Natale – Madre Teresa di Calcutta


E’ Natale – Madre Teresa di Calcutta
E’ Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E’ Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E’ Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E’ Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E’ Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

sabato 10 dicembre 2011

ROMA NUN FA' LA STUPIDA STA SERA



Roma nun fa' la stupida stasera
damme 'na mano a faje di' de si'
sceji tutte le stelle piu' brillarelle
che puoi e un friccico de luna
tutta pe' noi
faje senti' ch'e' quasi primavera
manna li mejo grilli pe' fa' cri cri
prestame er ponentino
piu' malandrino che c'hai
roma reggeme er moccolo stasera
roma nun fa' la stupida stasera
damme 'na mano a famme di' de no
spegni tutte le stelle
piu' brillarelle che c'hai
nasconneme la luna se no so' guai
famme scorda' ch'e' quasi primavera
tiemme 'na mano in testa pe' di' de no
smorza quer venticello
stuzzicarello che c'hai
roma nun fa' la stupida stasera
famme scorda' ch'e' quasi primavera
tiemme 'na mano in testa pe' di' de no
smorza quer venticello
stuzzicarello che c'hai
roma nun fa' la stupida stasera
roma nun fa' la stupida stasera
roma nun fa' la stupida stasera
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Musica
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Licenza YouTube standard

sabato 3 dicembre 2011

DICEMBRE 2011 ER FAGIANO INNAMORATO 2
































RESOCONTO FRASCHETTA DEL 2/12/2011

ER FAGIANO INNAMORATO 2
Luogo : HOSTARIA DE DIOMIRA
Ora : 20:38
PRESENTI
Sor Marco Hostaria del Gallinaccio – Fratello Vignarolo
Sor Massimo Hostaria der Curato – Fratello Vignarolo
Sor Tarquinio Hosteria della Madonnuccia - Fratello Vignarolo
Sor Pasquale Hostaria der Minestraro– Fratello Vignarolo
Sor Giannetto Hostaria de Diomira – Carnacciaro,Locandiere,Ospitaro, Vignarolo, Magnarolo
Sor Zagaja Hostaria der Frate Punk – Fratello Vignarolo

OSPITI
Sor Gianfranco
Sor Gianfranco D.
Sor Raffaele

Resoconto
Grande fraschetta organizzata con il ricordo della magnata de fagiano che ce semo fatti a maggio 2011…. Zagaja e Tarquinio , Giannetto e Gianfranco cominciano a cucinare dal pomeriggio aiutandosi con una bottiglia d’ottimo vino, che come si sa mentre si cucina la gola col caldo dei fornelli si secca…
Arrivo cor Sor Pasquale e er Sor Gianfranco D. mentre ci giunge la disdetta der sor Angelo er Turco, disdettta tardiva che gli costerà 2 bocce de vino alla prossima frasca!
Mentre cominciamo a pasteggiare (abbiamo iniziato a pasteggiare alle 20.45 circa e abbiamo finito alle 22.240 circa, in maniera ininterrotta!) ci accordiamo sui temi del giorno: il fagiano ovviamente, i processi in italia (in tal senso er Sor Zagaia fa un paio di proposte pe sveltire un po’ i tempi ), le olive e l’olio, il vino

Ma parliamo del pasto:

COZZE ALLA BRACE – SFORMATO DI PEPERONI,CAPPERI,ALICI – PAPARDELLE DI FARRO AL CINGHIALE– FAGIANO ALLA CACCIATORA- VINO-CAFFE’-AMARO ALLA LIQUERIZIA e poco prima di salutarci Giannetto caccia un FORMAGGIO STAGIONATO E APRE ALTRE 2 BOCCIE D’AMARO….



Si intervallano le magnate con momenti di poesia romana del Trilussa e una composta (allegata con video)dar Sor Gianfranco uno degli ospiti d’onore insieme al simpatico Sor Raffaele


Mentre riporto macchie di fagiano e vino sul resoconto, ci avviamo al rito del sigaro, che chiude la sera.

Il rientro alle case è felice e sereno, e mentre torno, me faccio ‘nartra cantata! Stonata ovviamente!

LUNGA VITA A BACCO E ACCIDENTI A CHI NUN BEVE

martedì 1 novembre 2011

LA DIFFERENZA TRA MATRICIANA E AMATRICIANA....ner dubbio IO ME MAGNO TUTTO!!!!



Perchè Matriciana e non Amatriciana Grandi discussioni sono sorte sul termine "Matriciana".
C'è chi sostiene che la ricetta sia di Amatrice (da cui Amatriciana), e chi, invece, ritiene che si tratti di un piatto romano.


In effetti, se si scava alla radice, si può notare come le differenze tra le due ricette siano notevoli: in bianco e senza cipolla ad Amatrice, con il sugo e la cipolla a Roma.
La ricetta in realtà nasce a Roma, e sono gli abitanti di Amatrice a crearne una "copia" riveduta e corretta.
Dice la tradizione che gli abitanti di Amatrice venivano a "svernare" a Roma, poichè il loro clima era molto rigido d'inverno.
L’invenzione dell'Amatriciana è rivendicata dai romani, cui sarebbe stata soltanto "ispirata" dai pastori amatriciani i quali, durante il periodo estivo, erano soliti spostarsi a Roma per vendere i loro prodotti caseari e le carni ovine e bovine. La "Matriciana" nasce quindi probabilmente a Roma e da Amatrice eredita solo alcuni ingredienti base: infatti i pastori provenienti dai territori confinanti con l’Abruzzo e l'alto Lazio pascolavano le greggi nelle campagne romane, portandosi dietro alimenti facilmente conservabili (pecorino, guanciale). Solo dopo, a Roma l’Amatriciana diventa Matriciana, con la fondamentale differenza del soffritto di cipolle e del pomodoro Casalino.
Non c'erano grandi simpatie tra i Romani e gli Amatriciani, tanto è vero che a Roma girava una battuta, un po' pesante, con la quale si sosteneva che "gli abitanti di amatrice non potevano essere concittadini di Ponzio Pilato, poichè lui si era lavato le mani, mentre loro non si lavavano neanche quelle!".

L'origine del termine Matriciana è stato imputato a differenti motivazioni, che riportiamo di seguito:

I pomodori usati per il sugo venivano conservati fin dai tempi dei Romani in speciali otri, o vasi, che in latino son detti "matara". D'altronde il "matraccio" e' a tutt'oggi un recipiente in vetro dal collo lungo che trova uso in chimica.
L'origine degli spaghetti alla "matriciana" si perde pero' nella notte dei tempi, quando ancora le sorti dell'umanita' erano rette dall' istituto del "matriarcato". Ed erano un piatto usato solo in riti molto particolari ch e si svolgevano durante il solstizio d'inverno tra i monti dell' alto Lazio; da cui i maschi erano non solo esclusi, ma del tutto all'oscuro.
Secondo altre fonti l'Amatriciana ha preso il nome da "matrice", un timbro che si metteva sulla guancia del maiale, ingrediente fondamentale della ricetta.
Nel sugo, infine, aveva grande parte la "matricale", una pianta erbacea aromatica delle composite con infiorescenze a capolino, simili a piccole margherite, raccolte in corimbo. Il suo uso purtroppo e' ormai fuorimoda in questa brutta societa fastfood, ma la sua impronta e' rimasta incisa nel nome. Stà di fatto che la "Matriciana" è una variante della cosiddetta "Gricia", ricetta degli antichi pastori romani (e non Amatriciani, visto che Amatrice ancora non esisteva...), fatta con guanciale e salsicce a pezzi.



La ricetta

Ingredienti per 4 persone, un peperoncino rosso piccante, 1/2 chilo di bucatini, 200 g di guanciale ( se non e' guanciale pare che non si possa chiamarla matriciana), 1/2 cipolla, 4 cucchiai di olio di oliva extravergine, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, 6 o 7 pomodori maturi (San Marzano o pomodori pelati), 100 g di pecorino romano grattugiato(quello con la bucci nera), sale.

In un tegame mettere un po' d'olio di oliva e far scaldare bene, aggiungere la cipolla e far imbiondire insieme al peperoncino, quindi aggiungere il guanciale e non appena il guanciale comincia a rosolarsi spruzzate con mezzo bicchiere di vino bianco e fate evaporare, quindi unite i pomodori tagliati a cubetti e fate bollire girando di tanto in tanto, i sugo è pronto quando l'olio passa sopra al pomodoro, si dice che fà l'occhietto.
. Lessare la pasta e scolarla al dente. Metterla in una ciotola aggiungendo il pecorino grattugiato. Aggiungere la salsa ottenuta e mescolare. Guarnite con altro pecorino, se volete.

giovedì 27 ottobre 2011

I 32 ANNI DER SOR PAOLO


Er Sor Paolo colonna portante della Grande Hostaria oggi compie i suoi 32 anni, lo scrivano è uno dei più attivi vignaroli..gran bevitore, trippetta discreta, spirito gioioso, gran musicista, puntuale e sempre presente che aggiungere de più ,1000 auguri caro Paolo...alla tua salute!

sabato 24 settembre 2011

FRASCHETTA SETTEMBRINA 2011











RESOCONTO FRASCHETTA DEL 23/9/2011

FRASCA SETTEMBRINA
Magnamo prima che ce levano puro quello!

Luogo : HOSTARIA DELLA SIRENA
Ora : 20:00

PRESENTI
Sor Paolo Hostaria della Sirena – Locandiere e Carnacciaro
Sor Massimo Hostaria der Curato – Fratello Vignarolo
Sor Tarquinio Hosteria della Madonnuccia - Oste
Sor Pasquale Hostaria der Minestraro– Fratello Vignarolo
Sor Giannetto Hostaria de Diomira – Fratello Vignarolo
Sor Marco Hostaria der Porcino – Fratello Vignarolo

Resoconto

La frasca settembrina, se sa, rappresenta quer crocevia, quel momento, quella pausa, fra l’estate e l’autunno.
Qualcuno potrebbe poeticamente dire “…è il momento di pausa fra la calda estate, e il giallo autunno”

Io propendo pe’ dì “La frasca settembrina è quella ricca magnata che se frappone fra l’abbuffate estive e la vendemmia imminente!”

La frasca comincia con l’arrivo degli invitati, con 2 defezioni improvvise: er sor Angelo, dato per disperso (qua serve una damigiana de vino!!!) ed er sor Zagaja, bloccato dal lavoro.

Le notizie ci lasciano perplessi, per circa 4 minuti, dopo di che abbiamo iniziato a magnà e beve pensando “e mo ce tocca magnà pure pe’ loro…che peccatoooooo!”
A proposito, la serata ha previsto:

Antipasti, patatine,verdure grijiate, melanzane a doppia cottura, radicchio, poi passamo a bistecche de collo de majale, sarsiccie, bruschette miste, patatine, vino der sor Tarquinio.

La sera, che temevamo potesse essere ventosa e fredda, s’è rivelata una bella coda d’estate, e sulla terrazza dell’hostaria della sirena si è pasteggiato e ci siamo divertiti alla grande.
Show de Giannetto, che ricorda un episodio in cui 13enne, fermato dai carabinieri afferma “aò, io so’ dedito ar vino e alla fiamma!”

Ma uno dei temi più intensi è stato quello della fauna, su più aspetti.

Scopriamo infatti un animo molto wwf de Giannetto, che h particolarmente a cuore i piccioni e le signore che gli danno cibo.

Ma soprattutto, s’è parlato molto di orsi: mettendo in analisi, le differenze fra il pelo dell’orso abruzzese e il pelo di quello calabrese. Anzi, a proposito di pelo, nel resoconto apare una frase scritta dar sor Massimo che afferma che un amico de Tarquinio che dorme per terra non ha visto il pelo per le gambe elefante che…”
A Massimo ma che c’è scritto? Era bbono er vino eh?
Sento però di ringraziare er Sor Massimo per il supporto nela stesura del rapporto, poiché ero più attento alla carne sul fuoco.

Infine, fa i vari discorsi, si è intavolato un costruttivo dibattito sulla politica attuale, chiedendoci se il Marrazzo ed il Berlusconi, abbiano le medesime abitudini (più fine di così non potevo riportarla)

Infine, si è discusso su una evoluzione della Grande Hostaria, portandola più vicina ad una associazione culturale, per stimolare la partecipazione dei suoi associati.

Il rito del sigaro, con luna e visione del Cuppolone, hano chiuso una serena serata, il cui resoconto pubblico solo ora; ma probabilmente, il fresco dell’autunno vero che ora è arrivato, mi ha messo in testa un sano ricordo di una sera di fine estate.


LUNGA VITA A BACCO E ACCIDENTI A CHI NUN BEVE
Sor Paolo – Scrivano Pubblico – Già Poeta d’Hostaria – Custode dell’Hostaria della Sirena – Ubbriacone – Campione assoluto con Tarquinio nelle discipline di carte di Briscola,Scopa,Scopone Scientifico

mercoledì 17 agosto 2011

La rupe Tarpea e le oche del Campidoglio




Un misto di storia e leggenda è racchiuso nelle vicende legate alla rupe Tarpea e alle oche del Campidoglio.

da Roma Sito Turistico Ufficiale
Pur essendo il più basso e il meno esteso dei sette colli di Roma, il Campidoglio è forse quello più legato agli avvenimenti storici della città, in quanto fulcro fin dall’antichità delle attività politiche e religiose di Roma.

La leggenda narra che ai tempi della fondazione di Roma il colle fu conquistato dai Sabini grazie al tradimento della romana Tarpea, la quale avrebbe aperto le porte di accesso della città in cambio degli anelli e dei bracciali d’oro posseduti dai nemici. Tarpea non ebbe comunque fortuna, e fu a sua volta tradita dagli stessi Sabini che, una volta entrati, la sommersero con i loro scudi uccidendola. Questa la leggenda, ma molto probabilmente Tarpea altro non era che una divinità tutelare della collina più antica del Campidoglio, Mons Tarpeium, su cui sembra sorgesse la statua della divinità, posta come un trofeo sopra una catasta di armi. Per tutta l’antichità il Mons Tarpeium fu tristemente utilizzato come burrone da cui venivano precipitati tutti coloro che erano accusati di tradimento: da qui il nome di rupe Tarpea.

Ma l’episodio più celebre che riguarda il Campidoglio è senz’altro legato all’invasione del 18 luglio del 390 a.C., giorno in cui i Romani furono sconfitti dai Galli presso il fiume Allia. L’avanzata nemica proseguì nei tre giorni successivi, quando i Galli raggiunsero Roma e la saccheggiarono, ad eccezione del Campidoglio che si salvò dal sacco e resistette per qualche mese. La leggenda vuole che l’attacco notturno dei Galli fu sventato grazie allo starnazzare delle oche capitoline tenute nel recinto sacro del tempio di Giunone: il Campidoglio fu quindi salvato dalle sue oche! In ricordo

dell’episodio venne eretto nel 353-344 a.C. il tempio di Giunone Moneta (moneta o “ammonitrice”). Presso il tempio di Giunone ebbe sede la prima zecca (officina moneta dal nome del tempio, da cui deriva il termine odierno di “moneta”).

venerdì 5 agosto 2011

6 AGOSTO LI 43 ANNI DER SOR LINO







Lunga vita a Bacco e accidenti a chi nun beve! Cari Vignaroli e non er 6 agosto il mio amico
fraterno Lino compie l'anni, er sor Lino pe impegni lavorativi purtroppo non può essere
presente alle fraschette, ma devo dire che quando potra riesse dei nostri lo aspetteremo a braccia aperte, so che partirai pe la francia sti giorni, me racomanno porta la bandiera dei vignaroli in alto (come farà er sor Dario in turchia..) non mi resta che alza il calice e beve alla tua salute! auguri!
sor Massimo

sabato 30 luglio 2011

29 Luglio 2011 fraschetta dar Diomira














FRASCHETTA BIRRA E SARCICCIA!
giorno 29-7-11

Luogo : HOSTARIA DE DIOMIRA
Ora : 20:45

PRESENTI

Sor Massimo Hostaria der Curato – Fratello Vignarolo
Sor Tarquinio Hosteria della Madonnuccia - Carnacciaro,Fratello Vignarolo
Sor Pasquale Hostaria der Minestraro– Fratello Vignarolo
Sor Giannetto Hostaria de Diomira –Locandiere,Ospitaro, Vignarolo, Magnarolo
Sor Zagaja Hostaria der Frate Punk – Fratello Vignarolo
Sor Angelo Hostaria der Turco - Fratello Vignarolo
OSPITI
Sor Gianfranco
Sor Massimo
Sor Fabrizio

Resoconto


Al mio arrivo, trovo Giannetto, Tarquinio e Zagaja all’opera, sotto la supervisione di Gianfranco.
Zagaja alla preparazione der Barbecue fori dall’Hostaria, nun ce se vede molto in quanto la lampada de fora all’hostaria s’è fulminata nel 1919.
Ad ogni modo, dopo i saluti iniziali, usciamo io, Zagaja e Tarquinio a farci 2 chiacchiere, mentre Giannetto si adopera nella cottura di tutto.
Mentre cominciamo a pasteggiare (abbiamo iniziato a pasteggiare alle 20.45 circa e abbiamo finito alle 00.20 circa, in maniera ininterrotta!) ci accordiamo sui temi del giorno: er zagara (ri)animatore a un villaggio vacanze, zagaja e giannetto’s love indagati dar Sor Pasquale, parlamo un po’ de cucina sulle “patate” soprattutto, sulle canzoni fatte bene, qualche lievo accenno con commenti coloriti sulla cooperativa der sor zagaja.

Ma parliamo del pasto :

– pennette all’nduja, Facioli al chili, bruschetta con salciccia, salciccie alla brace, wusterl alla brace, wrustel sfumati ar vino, pollo (er Sor Tarquinio cià dato mezzo pollo per uno!!), cocomero , 21 bottiglie di ottima birra da 66 cl l’una in tutto 13,5 litri de birra!!!




Si intervallano le magnate con momenti di poesia romana riporto le seguenti frasi:

Zagaja (mbriaco) dice a giovanni “te sei fatto n’culo così a fa sti facioli da stamattina e mo sanno de culo ”
- Zagaja a quelli della cooperativa @@@@#à……ulo e a soreta
-Bella sera…me te magno pure a te (giannetto)!
Fabrizio: a Giova sei un democristiano…..




Prosegue l’allegra serata tra canti, poesie , battute , con il solito clima allegro…bella serata
Un saluto all’assenti giustificati e alla prossima!!!

Sor Massimo (er Curato)

martedì 12 luglio 2011

14 Luglio i 37 anni der Gallinaccio







Lunga vita a Bacco, il 14 Luglio er Sor Marco compirà le sue 37 primavere, ultimamente er gallinaccio per motivi de lavoro ha dovuto lassa perde un pò
de fraschette e questo è na cosa che se sente, er Sor Marco è un vignarolo
tosto magna pe tre e beve pe quattro (storica è rimasta la sua vittoria alla super frasca della vigna
sul pluricampione sor Giannetto) per cui è sempre un piacere avello ar fianco (soprattutto pe finisse na boccia de vino), ripropongo sotto le sue foto il video dei
detti romani che su youtube è stato visto più di 22000 volte, nun me resta che salutatte fatte li mejo auguri e aspettatte co la boccia in mano alla prossima frasca.
sor Massimo

giovedì 7 luglio 2011

la Bolla de Sapone (der Sor Trilussa)


Dar granne Sor Trilussa:
La bolla de sapone..

Lo sai ched'è la Bolla de Sapone?
l'astuccio trasparente d'un sospiro.
Uscita da la canna vola in giro,

sballottolata senza direzzione,
pe' fasse cunnalà come se sia
dall'aria stessa che la porta via.

Una farfalla bianca, un certo giorno,
ner vede quela palla cristallina
che rispecchiava come una vetrina
tutta la robba che ciaveva intorno,
j'agnede incontro e la chiamò: - Sorella,
fammete rimirà! Quanto sei bella!

Er celo, er mare, l'arberi, li fiori
pare che t'accompagnino ner volo:
e mentre rubbi, in un momento solo,
tutte le luci e tutti li colori,
te godi er monno e te ne vai tranquilla
ner sole che sbrilluccica e sfavilla.-

La bolla de Sapone je rispose:
- So' bella, sì, ma duro troppo poco.
La vita mia, che nasce per un gioco
come la maggior parte de le cose,
sta chiusa in una goccia... Tutto quanto
finisce in una lagrima de pianto.

sabato 18 giugno 2011

CHIUSO PER FERIE


Per qualche giorno l'attività sarà ridotta ma il blog resta aperto e lo spazio dei commenti relativo a questa informativa sarà l'occasione per proporre dissertazioni senza tema fisso. Come in un bar virtuale, in compagnia degli amici abituali o di quelli occasionali. A presto

sabato 28 maggio 2011

FRASCHETTA "ER FAGIANO INNAMORATO"










RESOCONTO FRASCHETTA DEL 27/05/2011

ER FAGIANO INNAMORATO
Me sembra de sta dentro a un bosco!

Luogo : HOSTARIA DE DIOMIRA
Ora : 21:38

PRESENTI
Sor Paolo Hostaria della Sirena – Fratello Vignarolo
Sor Massimo Hostaria der Curato – Fratello Vignarolo
Sor Tarquinio Hosteria della Madonnuccia - Fratello Vignarolo
Sor Pasquale Hostaria der Minestraro– Fratello Vignarolo
Sor Giannetto Hostaria de Diomira – Carnacciaro,Locandiere,Ospitaro, Vignarolo, Magnarolo
Sor Zagaja Hostaria der Frate Punk – Fratello Vignarolo

OSPITI
Sor Gianfranco

Resoconto
Dopo la Fraschetta per i 4 anni della Grande Hostaria, tenuta presso il Grande Tempio, torno con il resoconto della serata. (per i 4 anni, si è volutamente saltare il resoconto)

Al mio arrivo, trovo Giannetto, Tarquinio e Zagaja all’opera, sotto la supervisione di Gianfranco.
Zagaja sembra patire un po’ di caldo, ed in effetti, è fracico de sudore: la cottura del fagiano, dei cibi, e la preparazione in genere, o affaticano un po’. Il Colpo de grazia, je lo da la casa tappata completamente.
Ad ogni modo, dopo i saluti iniziali, usciamo io, Zagaja e Tarquinio a farci 2 chiacchiere, mentre Giannetto si adopera nella cottura di tutto. Ci tengo a precisare che, ad occhio e croce, Giannetto doveva essere già ubriaco per il seguente motivo: a cena eravamo previsti in 8/9, ma si vede che ci vedeva o contava doppio, perché tranquillamente ci magnavamo in 20!!!
Arrivano anche Pasquale e Massimo, mentre ci giunge la disdetta der sor Angelo er Turco, disdettta tardiva che gli costerà 2 bocce de vino alla prossima frasca!
Mentre cominciamo a pasteggiare (abbiamo iniziato a pasteggiare alle 21.45 circa e abbiamo finito alle 00.20 circa, in maniera ininterrotta!) ci accordiamo sui temi del giorno: il fagiano ovviamente, le canzoni fatte bene, le olive non piccanti e quelle piccanti e infine, i porcini.

Ma parliamo del pasto:

Prosciutto e melone (e il prosciutto era davvero uno zucchero!) – Salame e formaggi – Olive non piccanti ma quando le magnavi invece erano piccantincazzate – Facioli alla Trinità (alla Bud&Terence per capirci) – Pappardelle ai funghi porcini – Coratella a go go – Uno stormo di fagiani in un pentolone – Vini a più non posso, dal rosso, al bianco, al superiore, allo spumante finale.

Pasteggiato si…se semo abboffati, dunque, abbiamo abboffeggiato (da dire con tono anche un po’ snob…si esatto così, tenendo i baffi lunghi con 2 dita e accennando una risata forzata: “abbiamo abboffeggiato oh oh oh”)

Il vino, mi sta accompagnando anche durante questo resoconto.

Si intervallano le magnate con momenti di poesia romana (con le morali spiegate da me, penso che aprirò una rubrica del tipo “L’angolo della morale der Sor Paolo - la morale o la sai, o te fa ‘na morale così!!!”) e delicatissimi momenti di disquisizioni sempre incentrati sui massimi sistemi; dal retro del resoconto, riporto le seguenti frasi misteriose:

-mentre famo foto Zagaja dice “L’ARTRO GIORNO UN PORCINOOOO!”
-neròpelo
-Giovanni c’ha la Grijia
-Bella sera!
-Meno male che Pasquale nun guida

Sulla parte anteriore invece, c’è una frase che non riesco a decifrare e che penso(spero) sia stata scritta da qualcun altro. Chiederò lumi ar sor Massimo, ma azzardo una traduzione:

…la soera costa(CAMBIA percatone che è ines)

MAH!

Dopo aver deciso di consacrare la prossima frasca a una semplice ed efficace Salsicciata con Wurstel e Birra (ancora dovevamo finì de magnà e già pensavamo a che magnasse fra 2 mesi…), diamo spazio all’arte raffinata del canto, dove ci siamo cimentati nel cantare Fiori Trasteverini… c’è anche il video, e l’ho visto: un branco di stonati, scompagnati beoni che cantano assolutamente ognuno per conto proprio, una canzone diversa dall’altra. Un momento meraviglioso.
Er sor Zagaja poi ci saluta in anticipo, affaticato dal caldo, dal ginocchio dolente e dal lavoro. Ne approfittiamo per dedicargli un brindisi, e che se lo famo mancà?

Quando la sera volge al termine, Giannetto spara ulteriori cartucce proponendoci un bianco Superiore che ha fatto felice Pasquale e infine, uno spumante…uno champagne…bho, aveva bollicine ed era bianco, di piu non ricordo…ero più intontito dal cibo che dal vino.

Mentre riporto macchie di fagiano e vino sul resoconto, ci avviamo al rito del sigaro, che chiude la sera.

Il rientro alle case è felice e sereno, e mentre torno, me faccio ‘nartra cantata! Stonata ovviamente!

LUNGA VITA A BACCO E ACCIDENTI A CHI NUN BEVE
Sor Paolo – Scrivano Pubblico – Già Poeta d’Hostaria – Custode dell’Hostaria della Sirena – Ubbriacone – Campione assoluto con Tarquinio nelle discipline di carte di Briscola,Scopa,Scopone Scientifico