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domenica 18 novembre 2012

FRASCHETTA der 9 NOVEMBRE 2012

Cari vignaroli e non in attesa del resoconto del fido scrivano posto foto e video de st'incontro tra galantomini.... RESOCONTO FRASCHETTA DEL 9/11/2012 HOSTARIA DER DIOMIRA Ora : sconosciuta PRESENTI Sor Dario Sor Paolo Sor Massimo Sor Pasquale Sor Marco Sor Tarquinio Sor Giannetto Sor Zagaja (col ruolo di VIP) Sor Gianfranco Resoconto Temi der Giorno: Acquisizione der Sor Gianfranco, , Hostaria der Cuccù Nel frattempo, Paolo e Marco già ridono e bevono da almeno mezz’ora Tarquinio e Giannetto, dalla sera prima invece Magnata: Facioli RE in 3 maniere: con pasta senza sale, con la cipolla, magni Coppa e mozzarella. Gianfranco parte con la suora, la turiricchia e il bagnino gonfiabile Proposto Gianfranco vignarolo, serve unanimità per alzata di bicchiere. Approvato! La mejo cosa so’ i po….cor cu….a regà questa l’ho dovuta tajà, la leggerete sul foglio. Fatti conti, tanti conti Recitate belle poesie Tanta allegria Tanto nocino e vodka, mix meraviglia. Sor Paolo si propone di non guidare per 2 giorni. In questa baraonda, sor Gianfranco jr dorme e Paolo si chiede “ma come cazzo fa?” Immancabile stazione di Cineto. Si ringrazia er sor Giannetto per l’ospitalità e si chiude col rito del mezzo toscano! LUNGA VITA A BACCO E ACCIDENTI A CHI NUN BEVE Sor Paolo – Scrivano Pubblico – Già Poeta d’Hostaria – Custode dell’Hostaria della Sirena – Ubbriacone – Campione assoluto con Tarquinio nelle discipline di carte di Briscola,Scopa,Scopone Scientifico

sabato 27 ottobre 2012

i 34 anni der Sor Paolo

Lunga vita a bacco, er carissimo scrivano Sor Paolo oggi compie l'anni, ben 34 un regazzino praticamente, er sor Paolo è un grande vignarolo, uno de quelli che se nun ce sta se sente, grande forchetta, simpatico e nei video che ho messo riassume nella morale delle poesie un pò quello che è la granne hostaria e il suo spirito...auguri Paolo !

domenica 23 settembre 2012

21-9-12 SEPTEMBER FEST DELLA GRANDE HOSTARIA

Luogo Hostaria der Diomira giorno 21 Settembre 2012 0re 20,45 - 01,30 Partecipanti: Sor Giannetto,Sor Tarquinio,Sor Zagaja, Sor Massimo, Sor Pasquale, Sor Gianfranco Senior e Sor Gianfranco. Cari vignaroli e non dopo 2 mesi d'assenza dar blog torno con cronaca de na mitica frascetta.....Sta Fraschetta nasce come risposta della Grande Hostaria all'October Fest , negli anni passati a Settembre la G.H. grazie al Sor Paolo (grande assente insieme a Sor Marco e Sor Angelo di questa fraschetta)ha provveduto a fare le prove generali con la mitica fraschetta Settembrina, quest'anno è stata Istituzionalizzata la fraschetta settembrina con l'appellativo di SEPTEMBER FEST DELLA GRANDE HOSTARIA... Ma veniamo alla cronoca : Er sottoscritto e er Sor Pasquale giungono sur luogo alle 20,45 seguiti a ruota dar Sor Gianfranco Senior che tutto incravattato (giungeva dar lavoro) manco entrato s'è scravattato e messo a suo agio....Er sor Tarquinio,Sor Giannetto erano già ai fornelli, er Sor Gianfranco junior saluta tutti e se mette a riposa (era stanco perchè già s'era abboffato prima) e ce lascia (pe modo de di ..ronfava a tre metri da noi.)all'apertura ufficiale della frasca... Er Sor Zagaja nonostante er turno lavorativo alla sbarra interviene con veemenza a tratti nella frasca (praticamente ogni quarto d'ora sonava er campanello, entrava,diceva na cazz.., volevo di na perla de saggezza e riusciva pe ritorna alla sbarra apricancello)Gli argomenti sono vari i viaggi der zagaja, la politica dopo la guerra, quanto rubano i politici, poesia romana e altre dissertazioni di altissimo livello.. La serata scorre con molta allegria tra bottiglie di birra italiana e : fagioli con spezzatino ar sugo piccante, fagioli coll'occhio in bianco con cipolla di tropea, fagioli ciavattoni ar sugo con zampetti de maiale, tortino di peperoni alici e capperi, melanzane con sugo, salsicce a grana grossa e salsicce a grana fina alla brace, wusteroni alla brace, nocino, limoncello e spumante piementose.... Si procede alla lettura di cinque poesie der grande Sor Trilussa, ho messo tutti e 5 i video ma purtroppo la mia macchina fotografica digitale è passata a migliore vita qualche giorno fa , mi hanno prestato una vecchia macchina digitale che ha fatto bene le foto e i video ma nun m'hanno avvisato che non faceva l'audio, i video li ho lasciati comunque perche me sembrano dei tempi der muto e la mimica dei vignaroli è esaustiva lo stesso. Dopo il rito der sigaro e qualche artra chiacchiera chiudola frasca alle 24,30 la maggior parte dei vignaroli lascia l'Hostaria der Diomira dove rimangono er Sor Tarquinio e er Sor Giannetto a chiacchiarerare e soprattutto a farsi un altra bottiglia di ottimo prosecco fino alle 1,30, plauso gigante alla potenza e alla resistenza dei due vignaroli Senatori. Lunga vita a bacco ! ve saluto Sor Massimo -Hostaria der Curato

sabato 14 luglio 2012

14 Luglio i 38 anni der Sor Marco

Lunga vita a Bacco, il 14 Luglio er Sor Marco compirà le sue 38 primavere, er Sor Marco è un vignarolo tosto magna pe tre e beve pe quattro per cui è sempre un piacere avello ar fianco (soprattutto pe finisse na boccia de vino), ripropongo sotto le sue foto il video dei detti romani che su youtube è stato visto più di 30000 volte, nun me resta che salutatte fatte li mejo auguri e aspettatte co la boccia in mano alla prossima frasca. sor Massimo

sabato 7 luglio 2012

Luglio 2012 Fraschetta "Piatto ricco mi ci ficco..."

Lunga vita a Bacco ...carissimi in attesa der resoconto dello scrivano tenendo conto che fanno 50 gradi e bisogna stare leggeri accenno solo poche cose de quelle che ci siamo ingollati ieri sera soppressata, frigitelli,olive,melanzane gratinate,fagioli co le cipolle, fagioli ar sugo, mortazza a tocchi, salume di cinghiale a tocchi,trippa, pasta all'avanotti, grigliata mista de carne.....e me fermo qui nun se semo regolati!!!salute a tutti.... La macchinetta si era m'briacato pure lei il giorno della frasca era il 6 Luglio 2012 l'orario parte dalle 20,40 fino 24,15...

venerdì 22 giugno 2012

LA MAGICA NOTTE DI SAN GIOVANNI

La notte tra il 23 e il 24 giugno è la notte di San Giovanni, una notte magica, una notte in cui è possibile incontrare le streghe e in cui gli spiriti sono liberi nell'aria. Secondo una credenza popolare in questa notte i fantasmi di Erodiade e di Salomè, responsabili dell'uccisione di San Giovanni Battista e per questo condannate a vagare per il mondo su una scopa, chiamavano a raccolta tutte le streghe sui prati del Laterano. Per scongiurare questo rischio ecco che tutta la piazza si riempiva di falò accesi e da tutti i Rioni si concentravano i Romani per pregare, vedere le streghe e mangiare le lumache. Le corna delle lumache simboleggiano infatti le discordie e le preoccupazioni, e mangiarle significa mettere pace, cancellare tutto in questa notte magica e dare il via d un nuovo inizio fatto di pace e prosperità. Chi non si fidava dello spurgo garantito dagli osti preferiva magari comprare le lumache dai lumacari e cucinarle a casa portandole poi alla festa in un pentolino al tavolo dell'osteria dove, ordinando da bere, le mangiava in compagnia degli altri famigliari. Era inoltre molto importante far rumore con le trombe, con i campanacci, tamburelli e petardi. Solo con i rumori assordanti e con la luce si poteva infatti impedire alle streghe di cogliere certe erbe che, raccolte in questa notte speciale, sarebbero state alla base dei loro incantesimi. Ed era importante munirsi d'aglio e usare alcuni accorgimenti prima di uscire di casa, per impedire alle streghe di entrare: era necessario rovesciare davanti alla porta di casa una manciata di sale grosso e una scopetta di saggina. Le streghe si sarebbero fermate incuriosite sull'uscio per contare i grani del sale e i fili di saggina e perdendo spesso il conto avrebbero dovuto ricominciare fino all'alba, quando il sole le avrebbe fatte scappare via. La festa terminava all'alba quando il papa si recava a San Giovanni per celebrare la messa. Dal 1891 venne organizzato annualmente un festival della canzone romana. Si racconta che proprio la prima edizione fu caratterizzata da un incidente che ne posticipò addirittura di una settimana lo svolgimento. Il palco del concerto rischiò infatti di crollare sotto il peso dell'orchestra. Tutti pensarono al malocchio e la rassegna si tenne la settimana successiva. La canzone che vinse si intitolava “le Streghe”, di Leopoldo Fregoli. Giggi Zannazzo così ci descrive questa notte: “La viggija de San Giuvanni, s’aùsa la notte d’annà’, ccome sapete, a San Giuvanni Latterano a ppregà’ er Santo e a mmagnà le lumache in de ll’osterie e in de le bbaracche che sse fanno appostatamente pe’ quela notte. For de la Porta, verso la salita de li Spiriti, c’era parecchi anni fa, ll’osteria de le Streghe, indove quela notte ce s’annava a ccéna. A ttempo mio, veramente, non se faceva tutta ’sta gran babbilogna che sse fa adesso. Ce s’annava co’ le torcie accese o cco’ le lenterne, perchè era scuro scuro allora, ppe’ divuzzione davero, e ppe’ vvedè’ le streghe. Come se faceva pe’ vvedelle? Uno se portava un bastone fatto in cima a forcina, e quanno stava sur posto, metteva er barbozzo drento a la furcina, e in quer modo poteva vede’ bbenissimo tutte le streghe che ppassàveno llaggiù vverso Santa Croce in Gerusalemme, e vverso la salita de li Spiriti. Pe’ scongiuralle, bbastava de tienè’ in mano uno scopijo, un capodajo e la spighetta cor garofoletto. S’intenne che pprima d’uscì’ dda casa, de fôra de la porta, ce se metteva la scopa e er barattolo der sale. Accusì si una strega ce voleva entrà’ nu’ lo poteva, si pprima che sonassi mezzanotte nun contava tutti li zzeppi de la scopa e ttutte le vaghe der sale. Cosa che bbenanche strega, nu’ je poteva ariuscì’; perchè, si sse sbajava a ccontà’ aveva d’arincomincià’ dda capo. Pe’ non faccele poi avvicinà’ ppe’ gnente, bbastava a mmette su la porta de casa du’ scope messe in croce. Come la strega vedeva la croce, er fugge je serviva pe’ ccompanatico! Presempio, chi aveva pavura che la strega j’entrassi a ccasa da la cappa der cammino, metteva le molle e la paletta in croce puro llà, oppuramente l’atturava cor setaccio.” fonte http://www.facebook.com/Roma.Sparita

venerdì 18 maggio 2012

20 MAGGIO LA FESTA DER CURATO!

LUNGA VITA A BACCO, ER 20 COMPIRO' 44 ABBACCHI IN FILA PER TRE CON IL RESTO DE UNO, CON L'OCCASIONE ME AUGURO TRA LE VARIE COSE DE SEGUI UN PO DE PIU' QUESTO BLOG E L'ARTRI DE L'AMICHI VIRTUALI, UN BRINDISI A TUTTI I VIGNAROLI E NON!

mercoledì 9 maggio 2012

10 maggio Li 43 Anni der Turco!

Auguri de core ar Sor Angelo magna , beve e arimagna come un Turco anzi due!ARZO ER BICCHIERE Alla SALUTE TUA E DEI TUOI CARI!.