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giovedì 7 luglio 2011

la Bolla de Sapone (der Sor Trilussa)


Dar granne Sor Trilussa:
La bolla de sapone..

Lo sai ched'è la Bolla de Sapone?
l'astuccio trasparente d'un sospiro.
Uscita da la canna vola in giro,

sballottolata senza direzzione,
pe' fasse cunnalà come se sia
dall'aria stessa che la porta via.

Una farfalla bianca, un certo giorno,
ner vede quela palla cristallina
che rispecchiava come una vetrina
tutta la robba che ciaveva intorno,
j'agnede incontro e la chiamò: - Sorella,
fammete rimirà! Quanto sei bella!

Er celo, er mare, l'arberi, li fiori
pare che t'accompagnino ner volo:
e mentre rubbi, in un momento solo,
tutte le luci e tutti li colori,
te godi er monno e te ne vai tranquilla
ner sole che sbrilluccica e sfavilla.-

La bolla de Sapone je rispose:
- So' bella, sì, ma duro troppo poco.
La vita mia, che nasce per un gioco
come la maggior parte de le cose,
sta chiusa in una goccia... Tutto quanto
finisce in una lagrima de pianto.

2 commenti:

  1. Evvai, adesso che ho una collega romana DOC mi faccio dare ripetizioni di romanesco e capisco meglio il Sor Trilussa!

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  2. è una poesia stupenda quanto carica di significati, dall'esaltazione della giovinezza e della bellezza del mondo, alla riflessione dura che tutto può finire, anche amaramente.
    In tutto ciò, io tifo per la farfalla
    (come Rodari che sta dalla parte della cicala!)

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